mercoledì 25 giugno 2008
Biocarburanti in Kenya
La decisione del Kenya di puntare in modo massiccio sulla canna da zucchero per produrre biocarburanti rischia di essere un disastro per la biodiversità. A denunciarlo è la Britain's royal society for the protection of birds, secondo la quale a essere minacciate saranno oltre 350 specie di uccelli, pesci, mammiferi e rettili.Il governo del Paese africano ha deciso di consentire la conversione in coltivazioni di canna da zucchero di oltre 207 mila chilometri quadrati dell'area - di grande importanza naturalistica - che si sviluppa attorno al delta del fiume Tana. "Questa decisione è una catastrofe nazionale - ha detto Paul Matiku, dell'associazione Nature Kenya - e provocherà la devastazione della zona, oltre a mettere in pericolo il sostentamento delle popolazioni locali e a dare un duro colpo al turismo".Gli esponenti del governo keniota hanno per il momento preferito evitare ogni commento. Ancora una volta, comunque, i biocarburanti sono al centro della polemica. Molti sono infatti fortemente contrari al loro sviluppo, ritenendolo foriero di danni di gran lunga superiori ai benefici.
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